23 Maggio 2022

Puglia, progetto nuova variante SS16 Adriatica: a Bari relazione conclusiva del dibattito pubblico

Descritte tutte le criticità emerse durante gli incontri e illustrati i benefici della nuova SS16 per lo sviluppo del territorio

Questo pomeriggio, presso la Sala di Jeso del Palazzo della Presidenza regionale a Bari, è stata presentata la relazione conclusiva del Dibattito Pubblico relativa al progetto della nuova Variante della SS 16 tra Bari e Mola. Nel documento redatto dalla Coordinatrice Maddalena Rossi, di Avventura Urbana, sono state inserite tutte le istanze provenienti dal territorio: molte le proposte sostanziali volte all’ottimizzazione e al miglioramento del collegamento stradale tra Bari e Mola. 

Dopo la presentazione iniziale della relazione, sono  intervenuti Vincenzo Marzi, Responsabile della Struttura Territoriale Puglia di Anas, Caterina Cittadino, Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Monica Pasca, in rappresentanza della Commissione tecnica VIA (Valutazione Impatto Ambientale), i Sindaci dei Comuni interessati dall’opera e, in conclusione, Giuseppe Galasso – Assessore ai  Lavori Pubblici, Infrastrutture ed Edilizia Giudiziaria. 
La Coordinatrice Maddalena Rossi ha ripercorso tutto il processo di partecipazione delle comunità locali all’interno dei 4 Comuni direttamente coinvolti – Bari, Noicattaro, Triggiano, Mola di Bari – e ha dato evidenza a tutte le criticità e le proposte emerse durante i diversi incontri, sia pubblici sia tecnici, con ben diversi sopralluoghi svolti anche con i cittadini nei luoghi interessati dal passaggio della nuova Variante.  

Gli argomenti che hanno suscitato maggiore richiesta di approfondimento e discussione sono state le interferenze che la costruzione della Variante apporterebbe al territorio, agli impatti sul paesaggio, sui beni storico-architettonici presenti così come sull’ambiente e sul sistema produttivo circostante.  

Il Dibattito Pubblico è un processo, non decisionale ma di ascolto e di partecipazione, utile ai cittadini per esprimere i loro pareri e le loro perplessità, che saranno fondamentali al Proponente per migliorare l’opera. 

Anas ha 60 giorni per stilare un dossier conclusivo, nel quale accoglierà eventuali proposte o motiverà il perché queste non possano essere tecnicamente soddisfatte, con l’obiettivo di arrivare il prima possibile ad una conclusione del processo autorizzativo e quindi alla realizzazione dell’opera.